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Il primo cellulare della storia.

Aggiornamento: 7 mar

Il 6 marzo del 1983, esattamente 40 anni fa veniva messo in vendita il primo cellulare Motorola Dynatac x8000x.

Fu il primo telefono cellulare della storia anche se il suo soprannome ''brick phone'' ossia ''telefono mattonella'' non le diede il fascino che forse meritava. L'idea era quella di avere un telefono funzionante ma portatile e il Motorola Dynatac X8000X in qualche modo affrontava questa richiesta proponendosi effettivamente funzionante senza fili ma con alcune peculiarità che lo resero subito poco comodo: il peso, la dimensione e il costo.


Venne messo sul mercato ad un prezzo di listino di 3,995 dollari (quasi 10.000€ attuali), raggiunse le 300.000 vendite e divenne ben presto un vero e proprio status symbol, apparendo nel mondo professionale in diverse pellicole cinematografiche, tra cui le più note "Wall Street" di Oliver Stone del 1987.


Il primo telefono Motorola aveva un'autonomia pari a circa 30 minuti di chiamate, mentre per effettuare una ricarica completa della batteria erano necessarie più o meno 10 ore, cosa che ora è palesemente ribaltata per i nostri smartphone che durano più di 10 ore con una ricarica di un'oretta circa.



Inoltre confrontare le caratteristiche tecniche del primo telefono cellulare, con quelle degli smartphone attuali sarebbe a dir poco sconcertante, considerando che la memoria interna poteva registrate fino a un massimo di 30 numeri salvati in rubrica. La principale peculiarità era rappresentata dall'enorme pulsantiera e dal piccolo display di servizio monocromo ad una riga.


Il suo debutto sul commercio avvenne ben 10 anni più tardi dalla prima telefonata senza fili, avviata per strada nell'Aprile del 1973 da parte dell'ingegnere , ricercatore e allora vice-presidente della Motorola, Martin Cooper che chiamò il rivale Joe Engel dei "Bell Laboratories AT&T", per informarlo di averlo battuto nella corso contro sul tempo alla tecnologia cellulare. Aneddoto che divenne una pietra miliare nel campo della telefonia.



La trasformazione dei cellulari

A guidare il segmento è stata poi Nokia con i suoi modelli più compatti e dalla resistenza iconica, seguita a sua volta da Apple e dal suo iPhone, il primo smartphone per eccellenza. La trasformazione del cellulare potrebbe apparire radicale, ma è in realtà molto lineare: prima si è passati dalla telefonia fissa a quella mobile, poi il design è diventato più compatto e i componenti singoli sono migliorati al fine di raggiungere risultati più accessibili al consumatore medio. Dunque, gli schermi touchscreen hanno rivoluzionato l’esperienza utente a partire da un formato già ridotto nelle dimensioni. Infine, ora i display si sono allungati ancora per garantire un utilizzo ottimale in più contesti, per fruire anche di contenuti multimediali di vario tipo.

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